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Il 15 marzo 2015 in famiglia è arrivato il lievito madre. Il giorno del Pasta madre Day, mi sono recata da Pave, pasticceria/panetteria con laboratorio a vista molto in voga al momento a Milano, ed ho conquistato il loro lievito di cui mi dovrò prendere cura per i giorni avvenire.
Al momento ho fatto due prove: un pane ai cereali e la ciabatta.
Il pane è generalmente più profumato rispetto all’utilizzo del lievito chimico e la crosta risulta molto croccante. Per la ricetta della ciabatta ho utilizzato la farina Garofalo W350 per lievitazioni oltre alle 48 ore ed il risultato è stato ottimo.
Cosa mi serve?
Ingredienti per 4 ciabatte di medie dimensioni
Poolish
70 g. farina
70 g. acqua
20 g. lievito madre (rinfrescato la sera prima)
Impasto
500 g. farina
400 g. acqua
11 g. sale
10 g. malto d’orzo
farina di semola qb
Come procedo?
Lavoro in una ciotola il lievito madre con l’acqua e quindi aggiungo la farina. Ottengo una pastella liquidina che dovrò rimescolare per bene. A questo punto, la copro con la pellicola e la faccio riposare a temperatura ambiente per circa 12 ore. (il poolish lo preparo al mattino per utilizzarlo alla sera).
Con il gancio K dell’impastatrice lavoro la farina e circa 1/3 di acqua, quindi aggiungo il resto dell’acqua a piccole dosi, dando modo all’impasto di assorbirla, prima di aggiungerla tutta. Spengo l’impastatrice e copro con uno strofinaccio la ciotola per circa un’ora e lascio risposare nella fase di autolisi. Passato il tempo lavoro l’impasto aggiungendo il poolish e il malto; aumento la velocità e quando il poolish è stato completamente assorbito, aggiungo il sale. Continuo ad impastare con la foglia sempre ad una velocità sostenuta fintanto che l’impasto non si stacca dalle pareti della ciotola quindi con il gancio impastatore lavorare l’impasto fino a quando avrà un aspetto lucido, compatto, ma elastico.
La mattina successiva infarino la spianatoia con farina di semola e, facendo molta attenzione, ci rovescio
